sabato 8 marzo 2008

Lavoretto


Buongiorno bambini! Oggi è l'8 marzo, festa della donna.. avete fatto gli auguri alla mamma? Questa mattina faremo un bel lavoretto: disegnamo la sagoma femminile su un foglio bianco, con i capelli lunghi e lisci, un vestito a fiorellini e un paio di scarpette in tinta. Uhm.. manca ancora qualcosa.. facciamoci aiutare dal report dell'istat del 21 febbraio 2007 sulla violenza e sui maltrattamenti contro le donne dentro e fuori la famiglia:
Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate. Il sommerso è elevatissimo e raggiunge circa il 96% delle violenze da un non partner e il 93% di quelle da partner. Anche nel caso degli stupri la quasi totalità non è denunciata (91,6%). È consistente la quota di donne che non parla con nessuno delle violenze subite (33,9% per quelle subite dal partner e 24% per quelle da non partner).
Wow! Questo si che è uno spunto per continuare il nostro lavoretto! Allora aggiungiamo 2 o 3 bei lividi sul viso, scompigliamoli un po' i capelli e la bocca lasciamogliela chiusa. Uff.. però non è ancora donna.. manca qualcosa.. non so.. forse ci aiuterebbe leggere la legge del 22 maggio 1978 n. 194, dove quella che voleva essere una "norma per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza" è finita per essere un groviglio di compromessi nei quali la donna, anziché discutere, viene discussa. Maccerto! Allora possiamo dare il tocco finale al nostro bellissimo disegno: le leghiamo i piedi con una bella fune e le mani glie le facciamo tenere dietro la schiena. Saranno legate anche quelle, ma nel disegno non si vede! E infine gli occhi li facciamo che guardano in basso, se no ha troppa personalità; è una donna: è solo un insieme di stereotipi! o no?!
Ora il nostro bel lavoretto è pronto per essere regalato! Non dimenticate di scrivere gli auguri!


PS: chi non ha tempo per il lavoretto, può tranquillamente regalare un rametto di mimosa (vedi foto).

1 commento:

Silvia ha detto...

Da noi ci si regala mimose per l'8 marzo, ma pochi ne conoscono il significato.

Qualche riga di Feuerbach riassume la società in cui la donna vale per l'immagine che offre al pubblico:

...E senza dubbio il nostro tempo preferisce l'immagine alla cosa, la copia all'originale, la rappresentazione alla realtà, l'apparenza all'essere... Ciò che per esso è sacro non è che l'illusione, ma ciò che è profano è la verità. O meglio, il sacro si ingrandisce ai suoi occhi nella misura in cui al decrescere della verità corrisponde il crescere dell'illusione, in modo tale che il colmo dell'illusione è anche il colmo del sacro...