sabato 8 marzo 2008

Capro


Vi presento Capro, un calabrese che ultimamente bazzica in campania. Lo incontrai 2 anni orsono, quasi alla fine di un mio viaggio in bicicletta, in mezzo ad un tornante e da quel momento, da quel profondo sguardo reciproco, entrambi capimmo che tra noi ci sarebbe stato qualcosa. Un legame viscerale, intenso e passionale si saldò tra i nostri tessuti, perdurando fino a questi giorni.
Purtroppo ho scoperto che da poco tempo a questa parte molti compagni di Capro si sono lasciati morire in modo un po' strano: chi aveva le zampe morte; chi il muso contorto; chi il corpo deforme. E Capro è incazzato nero!! Non ci vede più dalla rabbia!! Ho provato a calmarlo, raccontandogli di discariche, camorra, ecc. ma non ne ha voluto sapere.

Beh, caro Capro.. non prendertela: gli affari sono affari.

3 commenti:

Il Corpo del Potere ha detto...

Capro. Sangue. Sentirsi posseduto. Ubriaco tengo in mano la mia bottiglia nel cortile sotto casa. ubriaco vivo di let down, ubriaco piango, piango davvero, come forse non l'ho fatto mai in questo modo. La vita dice che una donna ti dona quello che non hai, quello che vuoi, quello che vorrai. Io tutto ciò l'ho trovato in un brivido in questa notte, una pulsione del sangue che bolle dentro che non basterebbe una vita a raccontarla, che vale una vita a viverla.
Capro, e vivo, se posso dirlo, un incontro a volte vale molto più di quello che sembra, e questo incontro, questo nostro ottobre, così già diverso da settebre, ora mi fa piangere, piangere davvero, nella sua fisicità, le lacrime che bagnano, un unico brivido che mi possiede, possedere, ancora una volta, come se fosse neve.
Piango, e tocco Dio, se fosse vero, gli ho parlato sta notte, lo sento perchè mai sentirò così il mio sangue perchè questa notte basta a dire quanto uno sguardo sia importante, quanto un silenzio sia così, e lo ricordo, come Capro per te.
Piango perchè è il mio modo di esprimere, questa mia emozione che non muore, questo mio desiderio di vivere, questo momento assoluto, questa amicizia che si chiama vivere.

Grazie, ti giuro grazie.

Il Corpo del Potere ha detto...

Ascolto "let down" durante lettura commento

andreaechorn ha detto...

concordo su let down.
mi si trova in disaccordo sulla scelta dell'argomento donna/piacere come paragone per il seguito.
condivido un grazie così disperso da non poter fare a meno di condividerlo.

capro non guardare così che mi sento in colpa.